domenica 8 marzo 2015

IL MIO GIARDINO PER LA FESTA DELLA DONNA

Oggi è l'8 marzo, festa della donna. O come preferisco chiamarla io: festa delle parità.
Era il 1907 quando s'inizio a parlare di "questione femminile e voto alle donne" e non si smise più di andare avanti fino ai giorni nostri, in una lotta pacifica che ci vede come protagoniste. Oggi dobbiamo ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ma anche le discriminazioni e le violenze cui molte di noi sono ancora soggette. Senza andare troppo lontano.
Molti pensano che la violenza sia solo corporea. La violenza non è solo fisica. Ci sono anche e soprattutto le violenze psicologiche, le più terribili da riconoscere e allontanare perché sono silenti e s'insinuano dentro la persona senza nemmeno accorgersene. Limitare la libertà sia essa di pensiero, azione, autonomia è essa stessa violenza e le donne vittime di tutto ciò non devono stare in silenzio ma chiedere aiuto ad altre donne perché noi, insieme ed unite, ci diamo forza a vicenda e superiamo tutto. Quasi ogni giorno si sente parlare di femminicidio, stalking, violazioni della libertà perché oggi i mass media hanno scelto di parlarne. Chissà quante donne sono state vittime di violenze, magari quella persona che vive accanto a noi, ma nessuno ha mai denunciato, parlato, testimoniato. Ora le donne hanno deciso di parlare, hanno deciso di non stare più in silenzio.
Se il mondo, oggi, è diverso per tutte noi, lo dobbiamo alle splendide persone che in passato hanno lottato per il loro e il nostro futuro e a coloro che continuano a farlo.
Per la festa della donna si regalano mimose, un fiore meraviglioso dal colore brillante. Fu l'8 marzo del 1946 quando la mimosa venne istituita come simbolo, proprio perché fiorisce in questo mese.
I fiori mi piacciono molto e mi piace anche regalarli, accostando sempre il significato che ad essi viene attribuito. Ma questa è un'altra storia.
Tornando ad oggi, il piatto che voglio dedicare a tutte le donne meravigliose del mondo l'ho chiamato "Il mio giardino"





Il pesto di avocado rappresenta la terra verde, rigogliosa, una terra che da' i suoi frutti migliori. Su di esso vi è un giardino di carote e daikon con spezie e sesamo nero.
La delicatezza del pesto s'incontra con il sapore più etnico delle verdure saltate in un armonia di sapori. Pertanto, l'aggettivo che mi permetto di usare per descrivere questo piatto è Armonia.
Ogni donna ha le proprie bellezze, sensibilità, caratteristiche che la rendono unica al mondo.
Il mio augurio è che ognuna di noi possa trovare il proprio giardino dove coltivare se stessa, in completa armonia.
Auguri a tutte noi!







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