Tantissime novità si sono susseguite nella mia vita.
Febbraio mi ha vista lontana da casa per 15 giorni circa, dove ho vagabondato per l'Italia un po' per lavoro e un po' per svago. Di questa esperienza pubblicherò presto un breve reportage fotografico e gastronomico, che non guasta mai!
Sono stata in Sicilia e poi anche nelle Marche. Anna, una delle mie più care amiche, vive lì e ogni tanto mi piace andare a trovarla. Al mare si sta sempre bene, anche d'inverno.
La più grande novità del momento è che mi sono iscritta alla "Joia Academy" di Pietro Leeman. Sì, proprio lui, "Lo Chef" come usano chiamarlo i suoi fidati collaboratori. Eh sì..perché lui è davvero lo Chef della cucina vegetariana. Ha un ristorante a Milano, il "Joia" appunto, ristorante vegetariano per eccellenza dove si possono gustare piatti di altissima qualità, originali e preparati con grande cura e attenzione partendo da materie prime coltivate nel rispetto della Terra.
Quando l'ho incontrato confesso che sono rimasta ammaliata dalla sua persona.
Si è seduto tra noi e ha raccontato di sé, del percorso che io e gli altri compagni avremmo iniziato. Non ha nascosto le sue credenze, ispirazioni, motivazioni che lo spingono tutti giorni a rendere le persone sempre più consapevoli di un'alimentazione sana ed etica. Trasmette una grande calma e sicurezza. Un uomo straordinario.
Leeman insegna che il cibo preparato con una certa attitudine del cuore è migliore di quello preparato se per esempio siamo arrabbiati o non siamo sereni.
Io credo fortemente in questo.
Nella mia cucina c'è Amore, è un atto di Amore verso l'altro. I miei piatti parlano di me e ognuno di voi, quando si appresta a cucinare anche per sé stesso, dovrebbe tenere questa attitudine. Così ci si può nutrire di Amore.
Sono molto entusiasta di questo percorso e sono certa che porterà ad un gran risultato!
La ricetta che vi racconto oggi, parla di un risotto vegano, ispiratami dalla prima lezione.
Ieri sera ho invitato a cena Valentina, la mia vicina di casa, che ormai è diventata l'assaggiatrice ufficiale. Ogni volta che mi cimento in qualche ricetta nuova, le busso e la invito a cena o per un assaggio. Lei è sempre puntuale nel giudizio e nel darmi suggerimenti nuovi. Grazie Vale!
Questo risotto è una meraviglia di colori è l'ho chiamato "Il fiore che sboccia".
Il risotto vegano ovviamente non vedrà l'uso di formaggi, per cui occorre preparare il palato ad un gusto diverso. Particolare e sicuramente originale. Ottimo direi!
Per fare la mantecatura vegana ho usato del cavolfiore al vapore frullato con olio di oliva e succo d'agave.
Mentre il risotto l'ho fatto tostare con dell'olio. Il brodo è stato fatto rigorosamente con sedano, carota e porro. Niente preparati! Farlo è davvero semplice e da' un sacco di soddisfazione, credetemi!
Cuocete il risotto come sempre e a fine cottura aggiungete un pochino di zenzero tagliato a cubetti piccolissimi, il radicchio rosso precedentemente tagliato a julienne e tostato in padella con olio, sale e un pizzico di limone e la mantecatura vegana.
Servite ben caldo!
Ci saranno tutti i sapori: dolce, amaro, sapido e acido.
Con questo piatto suggerisco una colonna sonora un po' particolare...con l'augurio che ogni vostro piatto, parlerà di voi. Di ciò che portate dentro.
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