mercoledì 17 giugno 2015

VELLUTATA DI ZUCCHINE E COCCO

Il calendario c'informa che l'estate è ormai arrivata ma qui dove vivo sembra ancora primavera, almeno da una settimana a questa parte.
Temporali impazziti, vento e nuvole.
Così il nostro corpo ci richiede ancora del calore, soprattutto dopo un tremendo temporale.
Non so voi, ma io ho paura dei temporali. Ricordo quando ancora vivevo nella casa di sempre: ogni volta che c'era un temporale mi abbracciavo al mio cane e insieme guardavamo l'esplosione della natura dalla finestra. Ci sedevamo sulle scale che portavano alla mansarda e osservavamo quello spettacolo. C'era un misto di timore e riverenza per ciò che l'uomo non può dominare.
Ancora non so chi avesse più paura, se io o il mio cane :-)
Ma veniamo alla cucina, la mia tanto amata.
Le mie manine questa volta vi propongono una vellutata interessante a dir poco!
Pendi delle zucchine, unisci del latte di cocco e ti sembrerà di essere in Thailandia.
Quindi, se volete farvi un viaggetto sensoriale, provate questa ricetta




INGREDIENTI per 4 persone:
1 porro
2 zucchine
1 patata
200ml latte di cocco
Peperoncino
Coriandolo, asafetida, curcuma, curry
Olio evo, sale, pepe

Mondate e tagliate le verdure e brasare porro e zucchine in padella. In una pentola a fondo spesso mettete un cucchiaio di olio e far tostare le spezie (tranne il curry). Unire le verdure, insaporire e aggiungere mezzo bicchiere scarso di acqua per farle ammorbidire. Dopo 10 minuti circa aggiungete il latte di cocco e cuocete fino a che le verdure non saranno cotte.
A questo punto frullate tutto con un frullatore ad immersione.
Insaporire con il curry e aggiustate di sale e pepe.
Servire la vellutata tiepida con un filo di olio d'oliva a crudo.
Accompagnate con del pane o riso thai bianco.
E...buon viaggio!


mercoledì 27 maggio 2015

L'INFINITO

Qualche mese fa la mia casa si è trasformata in un set per una "video ricetta sensoriale". Gli studenti del corso di laurea "Design della comunicazione" del Politecnico di Milano dovevano presentare un video progetto sul tema cibo, legato ad Expo.
Mi è stato chiesto di preparare dei muffin ai frutti di bosco.
Ringrazio Arianna per avermi permesso di essere parte del suo progetto.
Non vi trattengo oltre.
Spesso le parole non servono quando i nostri sensi sono pronti ad accogliere.






INGREDIENTI:
180gr burro a temperatura ambiente
200gr zucchero
380gr farina
250ml di latte
250gr frutti di bosco
1/2 bustina di lievito
1/2 c di bicarbonato
1 pizzico di sale
essenza di vaniglia
1 limone rapé
2 uova (come sapete non uso uova nelle mie ricette ma mi è stato chiesto espressamente d'includerle per motivi di ripresa)

Fate sciogliere il burro con lo zucchero usando una frusta. Poi aggiungete le uova, il sale, il bicarbonato e il latte tiepido a filo. Sbattere il composto con le fruste fino ad ottenere una consistenza omogenea. Setacciare la farina in una ciotola insieme al lievito ed all'essenza di vaniglia. Attenzione ai grumi!
Unite i due composti, per ultimo il limone rapé e i frutti di bosco (tenetene da parte 1/3 però).
Mettere il composto nei pirottini fino al bordo, decorate con qualche frutto di bosco ed infornare a 180° per 20/25 minuti. Una volta pronti, spegnete il forno e lasciate riposare per 5 minuti.
Sfornateli e gustateli: sono una bomba!!!

Fatemi sapere se vi sono piaciuti :-)

lunedì 25 maggio 2015

CHE "JOIA" QUESTE DOLCEZZE!

Post dedicato ai dolci!
Due weekend fa sono stata al consueto appuntamento con la "Joia Academy" dello Chef Leemann.
Due giornate dedicate ai dolci vegani principalmente con qualche incursione di latte e formaggio qua e là!
Due giornate da indice glicemico alto che però, diciamocelo, fa tanto bene all'umore :-)
Io, tanto amante dei dolci ero felicissima ma soprattutto entusiasta di quello che ho imparato.
Come al solito, sono tornata a casa ispirata e grata. Vi svelo tutto quello che abbiamo preparato







Sapori e tecniche nuove, prelibatezze d'eccezione, scoperte meravigliose. 
A tavola eravamo tutti in silenzio, come ogni volta. Dopo ore di lezione ci gustiamo un cibo davvero divino. 
Gran parte di questi dolci li potete trovare direttamente al Joia ;-)
Questo percorso mi sta dando tanto, sia da un punto di vista professionale che da un punto di vista umano. Il livello degli chef che ci seguono è altissimo, persone umili che insegnano con grande passione capaci di trasmettere senza troppe parole la bellezza di creare piatti con il cuore. Perché la cucina è amore. In ogni piatto c'è parte di noi, sempre e bisogna avere cura di ciò che stiamo facendo. L'amore è quell'ingrediente segreto che renderà ogni vostro piatto perfetto. Senza di esso sarà semplicemente un ammasso d'ingredienti ma l'amore...quello renderà il piatto unico, solo vostro.
Questo l'ho sempre pensato e questo percorso mi sta confermando il mio pensiero.
Inoltre i miei compagni sono persone eccezionali. Veniamo tutti da posti ed esperienze diverse ma lì dentro ci armonizziamo. Come una sinfonia.

Detto questo, ho deciso d'iniziare in maniera soft. 
Io adoro i biscotti così ho deciso di prepararne alcuni usando una ricetta appresa durante l'accademia. Frolla vegetariana adatta per celiaci con grano saraceno e farina di castagne. Buonissimi!
Li ho anche preparati per un piccolo catering che avevo in settimana e hanno stravinto sulla torta pere cioccolato e il plumcake di yogurt e fragole!
Eccoli qui



Davvero buoni e sorprendenti, oserei dire.
Ingredienti semplici: farina di castagne e saraceno, amido di mais, burro e zucchero (come ogni frolla che si rispetti), mandorle e un pizzico di sale. Io ho aggiunto anche la scorza di arancia che, come dice Chef Sauro, "fa festa" :-)
Peccato non possiate sentire il profumo, ma vi assicuro che erano ottimi. 
Spazzati via in un batter di ciglia durante il catering.
Meno male che ne ho fatti una scorta per me e dopo cena me ne mangio uno!
Buon appetito...



giovedì 14 maggio 2015

PUREA DI PATATE VEGAN

Oggi vi parlo di un piatto semplice, un contorno di cui io personalmente vado molto ghiotta: il purée.
Quello di mia madre è buonissimo, ovviamente ;-). Quando io e mio fratello vivevano ancora con i nostri genitori ce lo contendevamo. Ed oggi è ancora così. Mia madre è costretta a farne sempre più del dovuto perché ci piace tantissimo!
E' bello quando, nonostante il tempo passi, certe cose rimangano le stesse.
Tutti voi conoscete la versione tradizionale: patate, latte, burro.
Io vi presento la versione vegana, per accontentare tutti!




Per prima cosa fate bollire le patate.
Nel frattempo preparate la panna vegetale con latte di soya e olio di semi. In un recipiente cilindrico versate 50 ml latte di soya (o secondo necessità), sale e mentre frullate con un frullatore ad immersione, versate l'olio di semi di mais  o girasole a filo, fino ad ottenere un composto simile alla panna. Quando le patate saranno cotte, schiacciatele con uno schiaccia patate direttamente in una pentola. Accendete il fuoco al minimo e unite la panna vegetale. Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiustate di sale, una spolverata di noce moscata (se vi piace) e il gioco è fatto!
Fatene in quantità, mi raccomando e invitatemi a mangiare il vostro purée! :-)





martedì 5 maggio 2015

BEDDRA MILANCIANA

Oggi vi parlo di melanzane.
Io con le melanzane ho uno strano rapporto. Anni fa ne mangiai un po' troppe una sera e per anni non riuscii più a consumarne con sommo dispiacere di mia madre che da brava siciliana fa una parmigiana da capogiro.
Grazie al cielo ho superato il trauma nel tempo ed ora sono qui a proporvi un piatto estivo facile e soprattutto gustoso :-)
Come sapete esistono diverse varietà di melanzane ed è importante scegliere quella giusta per la preparazione che volete fare. Per questo piatto ho utilizzato la qualità "ovale nera".
Una curiosità: lo sapevate che questo ortaggio è originario dell'India? Pare che fino al sedicesimo secolo fosse sconosciuto in Europa; è solo nel medioevo che gli arabi importarono la melanzana nel Mediterraneo.
La melanzana ha un gusto amarognolo così tradizione vuole che prima di cuocerla la si lasci riposare sotto sale per almeno un'ora. Consumarla cruda non è vietato ma il suo sapore amaro non la rende certo gradevole. Inoltre assorbe molto bene i grassi alimentari (come l'olio) ed è per questo che i piatti a base di melanzana sono davvero saporiti!
Quando arriva la melanzana sulle nostre tavole significa che l'estate è alle porte perché ha bisogno di un clima non troppo freddo per essere coltivata. 
Vi presento il piatto di oggi




Per preparalo è semplicissimo.
Per prima cosa tagliate la melanzana a fette non troppo spesse e disponetele su un piatto di portata grande che appoggerete nel lavandino (ricordate che le melanzane perderanno acqua). Su ogni strato di melanzane, spolverate del sale grosso. Quando avete tagliato tutte le fette di cui avete bisogno, coprite con un piatto e metteteci sopra un peso (ad esempio una pentola piena di acqua).
Lasciate riposare per almeno un'ora.
Passato questo tempo, strizzate un pochino le melanzane e passatele nella farina di ceci. Scaldate abbondante olio e cuocetele su entrambi i lati.
Come accompagnamento, ho scelto una crema di carote piccante. Brasate le carote con olio d'oliva e una volta cotte frullatele con succo di limone, sale, olio di semi, olio di oliva e peperoncino.
Un piatto semplice ma di grande gusto: provare per credere!



venerdì 24 aprile 2015

SAPORE DI PANE

"La vista e il profumo di un pane appena cotto ha un fascino romantico che trascende qualsiasi altra riuscita culinaria" - Elisabeth Luard

Inizia così questo post, con una citazione.
Fare il pane in casa è affascinante, non c'è alcun dubbio. Lo è ancora di più se ad impastare e dare vita sono le nostre mani. Certo, l'impastatrice è una manna dal cielo ma sentire come la pasta cambia forma e consistenza sperimentandolo direttamente è un'esperienza unica.
Sto parlando del pane con il lievito madre, ovviamente. Quello è un pane autentico, influenzato da chi siamo, dall'ambiente intorno, dal cielo, dall'acqua, dall'aria, dal freddo, dal caldo....Tutti gli elementi e le loro energie parteciperanno al successo.
L'anno scorso ho provato a fare il pane con la pasta madre ma dopo pochi tentativi, il fallimento. Non capivo come mai! In fondo, pensavo, il lievito è lievito, la farina è farina. Mille ricerche, mille teorie, mille consigli su "fai così e fai cosà". Solo oggi ho capito davvero.
Sono io ad influenzare il lievito ma ancora prima di me, chi lo ha curato, chi lo ha fatto crescere per farlo diventare forte. Quello è il segreto numero 1.
Poi viene il desiderio di fare il pane, un pane ancestrale che è condizionato da tanti fattori e noi dobbiamo arrenderci ad esso che, nell'era della digitalizzazione dove possiamo ottenere tutto con un click, è difficile da accettare.
Si ritorna alle origini.
Mia nonna aveva il crescente, io il lievito madre. Ma sempre di questo si parla. Se ancora oggi questa tradizione viene portata avanti da tantissime persone, significa che è nostro dovere tramandarla ai posteri, senza riserve.
E' romantico, è decisamente romantico. Credo che sia la cosa più romantica dell'arte in cucina.
Ammiro chi lo ha capito prima di me ma...come dico sempre: "Ogni cosa arriva quando siamo pronti per riceverla". Ora io sono pronta. Sento questa spinta a dedicarmi alla pasta madre, sento questo desiderio di impastare, attendere, osservare, annusare, provare, impastare di nuovo, dare forma, infornare, attendere ancora e poi...poi arriva quel profumo meraviglioso, inconfondibile. Il profumo di pane che ti abbraccia e scalda il cuore. Chi mi conosce lo sa: il profumo del pane è il mio preferito in assoluto. Non esiste altro.

Ho ricevuto una pallina di pasta madre domenica, durante la lezione alla Joia Academy. Una lezione meravigliosa tenuta da Fabrizio Marino, uno degli chef del Joia.
Con estrema calma e attenzione ci ha spiegato come fare il pane, della sua passione per questa cosa, della sua dedizione e ricerca. Ha trasmesso a parole e con un linguaggio non verbale perfetto la sua soddisfazione.
Conoscendo l'ultima mia esperienza non ci speravo molto, di riuscire a fare del pane decente, dico. Mi sono dovuta ricredere. Ecco, c'è ancora molto lavoro da fare ma non sono una che si arrende facilmente!
Una volta avuta la pasta madre, inizia un rapporto intimo che va coltivato nel tempo. Come tutti i rapporti, solo se alimentato potrà crescere forte e sano.
"Il benessere di una pianta si vede dalle sue radici". Se le radici sono forti, allora saranno il nostro amore e la nostra dedizione a fare crescere la nostra pianta.
La metafora della vita.
Non esiste un pane standard: "il pane è pane". Ogni pane va bene, ogni farina va bene, ogni forma va bene.
L'altra sera ho fatto il pane con la mia nuova "pasta madre". La cosa buffa è che con lo stesso impasto ho fatto due "pagnotte" dalle forme diverse e il loro sapore è leggermente diverso. Eppure è esattamente lo stesso impasto! Com'è possibile?
Questo mi ha fatto capire come ogni minima variazione può alterare il gusto, la consistenza. Ma siamo noi a deciderlo, siamo noi che scegliamo. Siamo noi che con le nostre mani diamo vita, forma e consistenza al pane.
Ieri ho pubblicato sulla mia pagina FB la foto del mio primo pane, sfornato con amore ed eccola qui:




Una grande soddisfazione!
Esistono gli spacciatori di lievito madre in rete ma, se volete il mio modesto parere, trovate qualcuno a cui chiederla, qualcuno che conoscete bene, perché l'energia di chi la dona è fondamentale!
Ora vado a rinfrescare il mio panetto :-)
Sapore di cose perdute...



martedì 21 aprile 2015

CIOCCO-CAKES AL PROFUMO DI BIRRA

Il cioccolato! Questo fantastico alimento è derivato dai semi dell'albero del cacao. Io adoro quello fondente: da veri intenditori. Con il peperoncino, scorza di arancia, mandorle...o in purezza è sempre buono. Ammetto di non essere mai stata una grande fan del cioccolato ma ultimamente lo sto apprezzando molto.
Recentemente ho letto di uno studio in cui è emerso che il consumo di 42gr di cioccolato fondente all'81%, in persone sotto un regime dietetico povero di carboidrati, aumenta del 10% gli effetti dimagranti della dieta rispetto ad una dieta priva di questo alimento.
Che dire: notizia super per tutti gli amanti del cioccolato ;-)
Diciamocelo: già essere a dieta è duro, un po' di dolcezza può solo aiutare a sentirsi meglio.
Infatti alcuni studi dimostrano che l'assunzione di cioccolato stimola il rilascio delle endorfine, in grado di aumentare il buon umore. Questo è il motivo per cui molte persone ricercano il cioccolato quando si sentono un po' sotto tono. Istintivamente il nostro corpo ci porta a scegliere gli alimenti che supportano il benessere psicofisico. Per cui, non siate sempre severi con voi stessi: ogni tanto concedetevi uno sgarro!
Oggi vi propongo una ricetta sfiziosa con un ingrediente particolare: la birra.
In particolare le birre scure si accompagnano bene con il cioccolato per cui ho pensato: perché non realizzare dei mini tortini mettendo insieme questi due ingredienti.
Per questi tortini ho usato la birra del birrificio HIBU di Bernareggio: la Mood.
Eccoli qui!




INGREDIENTI per 12 tortini:

300ml birra scura
260gr zucchero di canna
165gr farina 0
165gr burro
75gr cacao amaro
200gr cioccolato fondente
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di lievito
2 uova bio

In una ciotola mescolate il cacao con la birra.
In un'altra ciotola lavorate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo. Incorporate poi le uova una alla volta. In un'altra terrina unite farina, bicarbonato e lievito. Unite i due composti precedentemente preparati alternandoli fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Foderate degli stampi da muffin e infornate a 180° per 25 minuti.
Buona merenda!

 








giovedì 9 aprile 2015

SEITAN AL PEPE VERDE E SOIA

Spesso mi chiedono cosa sia il seitan e come cucinarlo.
Partiamo dalla base!
Il seitan è il glutine di frumento estratto. E' originario del Giappone. 
Si ottiene impastando farina e acqua. Dopo aver fatto riposare il composto a temperatura ambiente per 8 ore, bisogna lavorarlo sotto un getto di acqua corrente per separare l'amido (l'acqua si colorerà di bianco), fino a quando si otterrà una massa glutinosa che ha la consistenza di una spugna. Quello è il seitan. 
Ha un apporto proteico molto elevato (18%) e contiene pochi grassi. Ha un apporto di calorie paragonabili a quelle della carne, senza però i grassi saturi e colesterolo. Importante non abusarne, comunque, per l'alta presenza di glutine.
Ci sono diversi modi per cucinarlo. 
Quello che vi propongo oggi è molto goloso, per tutti quelli scettici che pensano che il seitan non sia buono ;-)


 

INGREDIENTI per 4 persone:
250gr seitan
Panna di soia
Pepe verde
Olio di oliva

Prendete il seitan e tagliatene 8 fettine sottili che scotterete in padella con un filo di olio. Dorate entrambi i lati.
Mettete da parte il seitan. Nella stessa padella unite il pepe verde alla panna di soia. Scaldate senza bollire e unite le fettine di seitan. Amalgamate bene e servite caldo!
Una sorpresa per i vostri ospiti: garantito!!

Come contorno sonoro, ci abbino Cat Stevens: Peace Train. Niente male! 



martedì 7 aprile 2015

ZUPPA DI DAL CON CARAMELLA DI TOFU

Siamo ufficialmente in primavera ma ancora di sera fa freschetto, così vi suggerisco una zuppa supergustosa e proteica!
L'ingrediente da me scelto è il dal, nome della lenticchia indiana ed è reperibile nei negozi di alimentari etnici. Quella da me usata si chiama Chana Dal, di colore giallo. E' un piatto giornaliero nella cultura indiana e si serve con il riso basmati. Questa volta ho fatto uno strappo alla regola e ho deciso di servire questa zuppa con una caramella di tofu. Yummy!
Il tofu è il formaggio di soia. Si ottiene facendo cagliare il latte di soia con un procedimento complesso e lungo. Magari un giorno vi spiegherò come farlo. Ovviamente farlo in casa ha il vantaggio di essere più genuino ma se decidete di acquistarlo, accertatevi che sia bio: la qualità prima di tutto.
Ecco qui il piatto di oggi!




INGREDIENTI:
1 tazza di dal
3 tazze o più di acqua
latte di cocco
spezie: cumino, semi di finocchio, chiodi di garofano, foglie di curry, curcuma, asafetida, paprika, coriandolo
tofu
semi di sesamo
olio di oliva, di semi e di sesamo
succo d'agave

Cuocere il dal in acqua bollente finché non sarà cotto. Spegnete il fuoco e frullate con un frullatore ad immersione. A parte preparate un masala scaldando dell'olio di oliva e facendo tostare le spezie: prima i semi e poi le polveri. Incorporate il masala alla zuppa, del latte di cocco e rimettete sul fuoco fino ad ottenere la densità desiderata. Aggiustate di sale alla fine.
Prendete un panetto di tofu, tagliatelo in due e friggetelo con dell'olio di semi e sesamo fino a farlo diventare croccante. Toglietelo dal fuoco e mettetelo da parte. Nella stessa padella mettete il succo di agave, 2 cucchiai, scaldatelo e fate saltare le fette di tofu. Spolverate con il sesamo e infilate un bastoncino.
Servite il piatto caldo e...gustatevelo!




mercoledì 1 aprile 2015

BARCHETTE DI CIPOLLE GALLEGGIANTI

Cipolle:  appartiene alla famiglia delle Liliacee, viene coltivata in ogni parte del mondo e rappresenta uno degli aromi più utilizzati nelle cucine di tutto il mondo. Io non ne faccio molto uso ma ho voluto sperimentare questa ricetta sfiziosa. La primavera è il periodo giusto per la sua raccolta così...quale periodo migliore per proporla? 
Ne esistono diverse varietà, quello che ho usato io è la cipolla bianca.




Innanzitutto prendete una cipolla bianca grande e cuocetela al vapore. Una volta cotta, dividetela a metà, scavatela lasciando solo gli ultimi due strati più esterni e mettetela da parte. Attenzione a coprire il foro che si sarà formato alla base. Tagliate la cipolla rimasta a julienne.
In una padella mettete dell'olio di oliva, unite metà della cipolla a julienne, carote e sedano a cubetti e brasate per 10 minuti circa. Le verdure devono rimanere croccanti. A fine cottura aggiustate di sale e pepe, aggiungete il prezzemolo tritato.
Ora riempite le barchette con il composto ottenuto e cospargetele con del parmigiano. Nella variante vegana, usate il pangrattato. Infornate a 180° per 20 minuti circa o finché la superficie non si sarà dorata.
Mentre le barchette cuociono in forno, occupatevi della besciamella alle cipolle. Per fare la besciamella occorrono latte, farina e burro. La proporzione è: per 500ml di latte dosate 40gr di burro e 40gr di farina. Potete anche fare la versione vegana sostituendo il burro con olio di semi e utilizzando latte di soia. Buonissima!
Una volta pronta, aggiustate di sale, pepe e noce moscata a piacere.
Unite le cipolle che avete messo da parte alla besciamella e amalgamate. Ora frullate con un frullatore ad immersione e fate addensare a fuoco lento.

E' il momento di impiattare: fate un fondo con la besciamella, adagiatevi le barchette di cipolle gratinate e servite caldo!
Vedrete, questo semplice piatto sarà un successone :-)

Immaginate le barchette galleggiare in un dolce mare accompagnate da questo brano e...buon appetito!



mercoledì 25 marzo 2015

RAGU' VEGETALE

"Ragù ragù, mi piaci tu!"
Vi starete chiedendo quale versione ho in serbo per voi, vero? Beh, ovviamente veggie! :-)
Senza soya o seitan, molto più semplice e veloce da preparare, soprattutto quando gli ospiti arrivano all'ultimo minuto e non si sa cosa preparare.
Pochi ingredienti: pomodoro, carote, sedano, cipolla, vino rosso e salsa tamari, la magia che dona a questo piatto un tocco speciale.
La salsa tamari è una salsa di soya giapponese che non contiene glutine. Ha un sapore più forte rispetto alla altre varietà di shoyu.

Come preparalo? Ora ve lo svelo





Partiamo dalle verdure. Carote e sedano sono da tagliare alla matignon, ovvero cubotti di 2cm di spessore. La forma è importante, sia per un aspetto estetico che per donare consistenze diverse al piatto. Per la cipolla, tagliatela a julienne, per la lunghezza.
In una pentola a fondo spesso mettiamo olio di oliva e verdure. Facciamo soffriggere e insaporire per un paio di minuti, prima di sfumare con del vino rosso e salsa tamari. Tutto a fuoco medio. A questo punto unite il pomodoro, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per una ventina di minuti. Io uso i pelati (frullateli prima di aggiungerli), non la passata.
Verso fine cottura aggiustate di sale e pepe.
Nel frattempo cuocete le tagliatelle e una volta pronte conditele con il ragù vegetale.
Una spolverata di parmigiano, se lo gradite, e il piatto è pronto!
Ve lo avevo detto che era facile e veloce.

Ai miei ospiti è piaciuta molto...fatemi sapere se anche i vostri hanno gradito ;-)
Da servire assolutamente con questa colonna sonora!!



mercoledì 18 marzo 2015

COUS COUS CON PESTO DI AVOCADO

Parliamo di avocado. Chi di voi lo usa in cucina? A me piace molto così mi diverto ad unirlo ai più svariati ingredienti.
L'avocado è originario di una zona geografica molto vasta. Dalle montagne del Messico, attraverso il Guatemala fino alle coste dell'Oceano Pacifico nell'America centrale. E' un alimento ricco di beta-carotene e potassio, molto più che nelle banane.
Ad oggi viene coltivato anche in Italia, in Sicilia, cosa che ci permette di avere un prodotto nazionale. Questo permette di ridurre l'impatto ambientale sul trasporto di questo prodotto ed inoltre aiuta l'economia nazionale e locale oltre che avere una visibilità maggiore sui metodi di coltivazione di questo prodotto e sulla filiera. Cosa non da poco, ad oggi.
Una volta sbucciato dovete irroralo con del succo di limone per evitare che diventi nero, Va consumato maturo quindi acquistatelo qualche giorno prima di usarlo e lasciatelo fuori dal frigorifero. Oppure, come capita spesso a me per mancanza di tempo, andate dal vostro negozio di fiducia e ditegli che dovete consumarlo il giorno stesso o il giorno dopo così vi darà il frutto pronto per essere consumato.
Il sapore è abbastanza neutro per questo va accompagnato ad altro.
Veniamo a noi! Ecco il mio cous cous di oggi: una ricetta molto primaverile!





INGREDIENTI per 2 persone:
Cous cous 100gr
Avocado 1
Succo di limone 4 cucchiai
Senape 1 cucchiaino
Olio evo q.b.
Sale e pepe
Pav Bahji Masala
Brunoise di carote e sedano
Pistacchi al naturale per decorare

Iniziamo dal pesto di avocado. In una terrina fate la marinatura con il succo di limone e la senape. Pelate l'avocado, tagliatelo a pezzetti e aggiungetelo alla marinatura. Amalgamatelo bene e trasferitelo in un frullatore con olio evo e il masala. Aggiustate di sale e pepe e frullate il tutto.
Prendete una carota e un gambo di sedano e tagliateli a brunoise, poi aggiungeteli al pesto di avocado.
Cuocete il cous cous e una volta pronto unitelo al pesto di avocado. 
Decorate con qualche pistacchio al naturale. Servite tiepido o a temperatura ambiente.
Ideale anche come piatto unico per i vostri pic nic primaverili!
Io adoro i pic nic, al sole e in mezzo ai prati...per cui lo porterò sicuramente alla prossima scampagnata, con il sole nel cuore e nella musica!



lunedì 16 marzo 2015

VIOLETTO IN TAVOLA

Oggi è una giornata uggiosa e come dice la mia dottoressa ayurvedica "quando fuori il cielo è grigio, dobbiamo portare i colori dentro di noi". Quindi, la missione di oggi è colorare la nostra tavola con gusto.
Quello che vi propongo è una preparazione con ingredienti di semplici e di stagione (rigorosamente) che come sapete è sempre bene utilizzare. Ultimamente in ogni piatto vedo il disegno di un fiore: sarà che sento la primavera alle porte? Il fiore in questione è di cavolfiore...viola!
Questo cavolfiore, dal colore caratteristico, è anche detto "Violetto di Sicilia" perché è caratteristico della mia amata terra. Questa variante è ricca di antiossidanti, in grado di ridurre i danni causati dai radicali liberi. Previene le infiammazioni e contrasta i processi cancerogeni. Questo ortaggio è quindi molto importante per un'alimentazione sana.
Quando sono stata in Sicilia, il mese scorso, il mercato era pieno di questo caratteristico cavolfiore. Io adoro andare al mercato, in Sicilia specialmente. Ci vado con mia madre, lei ha già tutti i suoi "spacciatori" di fiducia: mai tradirli! Quando gli dici da che famiglia provieni (li Callaruna, questo il nome della famiglia di mia madre), t'inquadrano e da lì parte un teatrino di parentado cronologico, sorrisi, racconti, "catuna" che se non li fai smettere rimani lì ore a "cuntrastari". 
Beh, c'è da dire che da quel momento il Violetto è entrato nella mia vita :-)
Vi racconto come ho preparato questo piatto.





La base è una purea di topinambur e patate. Cuocete al vapore i due tuberi e una volta cotti frullateli con olio evo, sale, pepe, noce moscata e un pizzico di cannella.
Nel frattempo preparate il pesto di porro e foglie di sedano. Tagliate entrambi a julienne, sbollentateli in acqua salata per un minuto e frullateli con olio e sale. Per addensare il pesto e dargli la consistenza desiderata aggiungete della maizena, in caso.
Infine, tagliate il Violetto mantenendo solo le cimette e cuocetele al vapore. Una volta cotte, scaldate una padella, arrostite le cimette e aggiungete un pizzico di limone e olio. L'effetto di quando aggiungerete il limone ve lo faccio scoprire da soli: effetto wow, come dico io ;-)

E' il momento di mettere insieme tutti gli ingredienti: base di purea di topinambur e patate, pesto di porri e sedano per terminare con un fiore viola. L'insieme dei sapori è delicato e gustosissimo.
Inoltre, è molto nutriente e saziante grazie al topinambur che come già abbiamo visto, dona un senso di sazietà.
Che dire, non vi resta che provare questa mia ricetta!
Una colonna sonora degna del Violetto...




lunedì 9 marzo 2015

TOPINAMBUR TRA SPEZIE E PREZZEMOLO

Oggi ritorno a parlare di topinambur. Ultimamente mi chiedono in tanti come cucinarli. Ci sono diversi modi: risotto al topinambur (cerca tra le mie ricette!), zuppe, in padella oppure prezzemolati.
Onestamente non li conoscevo molto fino a poco tempo fa ma dato che adoro i carciofi e questi tuberi assomigliano molto per il sapore, appena ne ho l'occasione me li mangio. Poi, la loro stagione è così breve che bisogna approfittarne!
Una ricettina semplice semplice ma che trovo molto versatile per chi non ha molto tempo a disposizione senza rinunciare al gusto e alla salute!
Infatti i topinambur sono ricchi di vitamine A e B insieme ai minerali tra cui potassio, magnesio, ferro e fosforo. E' una fonte nutritiva molto importante per noi vegetariani.
Inoltre, piccola chicca per chi volesse perdere peso: bevete molta acqua prima di mangiarli. L'unione dei due favorirà il senso di sazietà così mangerete di meno nutrendovi a dovere.




INGREDIENTI per 2 persone:
2 topinambur medi
Olio di oliva
Un cucchiaio di prezzemolo tritato
Spezie: asafetida, cumino, paprika dolce, curcuma, curry

Lavate i topinambur eliminando i residui di terra, pelateli e tagliateli a rondelle di ugual spessore.
In una padella aggiungete l'olio di oliva e soffriggete le seguenti spezie: asafetida, paprika, cumino, e curcuma. Circa mezzo cucchiaino per spezia.
Cuocete finché i topinambur non sono teneri. A fine cottura aggiungete un cucchiaino scarso di curry.
Unite il prezzemolo, mescolate e servite!

Per accompagnare questo piatto semplice semplice, un bicchiere di vino e questo brano.
Buon ascolto!




domenica 8 marzo 2015

IL MIO GIARDINO PER LA FESTA DELLA DONNA

Oggi è l'8 marzo, festa della donna. O come preferisco chiamarla io: festa delle parità.
Era il 1907 quando s'inizio a parlare di "questione femminile e voto alle donne" e non si smise più di andare avanti fino ai giorni nostri, in una lotta pacifica che ci vede come protagoniste. Oggi dobbiamo ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ma anche le discriminazioni e le violenze cui molte di noi sono ancora soggette. Senza andare troppo lontano.
Molti pensano che la violenza sia solo corporea. La violenza non è solo fisica. Ci sono anche e soprattutto le violenze psicologiche, le più terribili da riconoscere e allontanare perché sono silenti e s'insinuano dentro la persona senza nemmeno accorgersene. Limitare la libertà sia essa di pensiero, azione, autonomia è essa stessa violenza e le donne vittime di tutto ciò non devono stare in silenzio ma chiedere aiuto ad altre donne perché noi, insieme ed unite, ci diamo forza a vicenda e superiamo tutto. Quasi ogni giorno si sente parlare di femminicidio, stalking, violazioni della libertà perché oggi i mass media hanno scelto di parlarne. Chissà quante donne sono state vittime di violenze, magari quella persona che vive accanto a noi, ma nessuno ha mai denunciato, parlato, testimoniato. Ora le donne hanno deciso di parlare, hanno deciso di non stare più in silenzio.
Se il mondo, oggi, è diverso per tutte noi, lo dobbiamo alle splendide persone che in passato hanno lottato per il loro e il nostro futuro e a coloro che continuano a farlo.
Per la festa della donna si regalano mimose, un fiore meraviglioso dal colore brillante. Fu l'8 marzo del 1946 quando la mimosa venne istituita come simbolo, proprio perché fiorisce in questo mese.
I fiori mi piacciono molto e mi piace anche regalarli, accostando sempre il significato che ad essi viene attribuito. Ma questa è un'altra storia.
Tornando ad oggi, il piatto che voglio dedicare a tutte le donne meravigliose del mondo l'ho chiamato "Il mio giardino"





Il pesto di avocado rappresenta la terra verde, rigogliosa, una terra che da' i suoi frutti migliori. Su di esso vi è un giardino di carote e daikon con spezie e sesamo nero.
La delicatezza del pesto s'incontra con il sapore più etnico delle verdure saltate in un armonia di sapori. Pertanto, l'aggettivo che mi permetto di usare per descrivere questo piatto è Armonia.
Ogni donna ha le proprie bellezze, sensibilità, caratteristiche che la rendono unica al mondo.
Il mio augurio è che ognuna di noi possa trovare il proprio giardino dove coltivare se stessa, in completa armonia.
Auguri a tutte noi!







mercoledì 4 marzo 2015

LA "JOIA ACADEMY" E IL FIORE CHE SBOCCIA

Dopo un lungo silenzio ritorno, più grintosa che mai!
Tantissime novità si sono susseguite nella mia vita.
Febbraio mi ha vista lontana da casa per 15 giorni circa, dove ho vagabondato per l'Italia un po' per lavoro e un po' per svago. Di questa esperienza pubblicherò presto un breve reportage fotografico e gastronomico, che non guasta mai!
Sono stata in Sicilia e poi anche nelle Marche. Anna, una delle mie più care amiche, vive lì e ogni tanto mi piace andare a trovarla. Al mare si sta sempre bene, anche d'inverno.

La più grande novità del momento è che mi sono iscritta alla "Joia Academy" di Pietro Leeman. Sì, proprio lui, "Lo Chef" come usano chiamarlo i suoi fidati collaboratori. Eh sì..perché lui è davvero lo Chef della cucina vegetariana. Ha un ristorante a Milano, il "Joia" appunto, ristorante vegetariano per eccellenza dove si possono gustare piatti di altissima qualità, originali e preparati con grande cura e attenzione partendo da materie prime coltivate nel rispetto della Terra.
Quando l'ho incontrato confesso che sono rimasta ammaliata dalla sua persona.
Si è seduto tra noi e ha raccontato di sé, del percorso che io e gli altri compagni avremmo iniziato. Non ha nascosto le sue credenze, ispirazioni, motivazioni che lo spingono tutti giorni a rendere le persone sempre più consapevoli di un'alimentazione sana ed etica. Trasmette una grande calma e sicurezza. Un uomo straordinario.
Leeman insegna che il cibo preparato con una certa attitudine del cuore è migliore di quello preparato se per esempio siamo arrabbiati o non siamo sereni.
Io credo fortemente in questo.
Nella mia cucina c'è Amore, è un atto di Amore verso l'altro. I miei piatti parlano di me e ognuno di voi, quando si appresta a cucinare anche per sé stesso, dovrebbe tenere questa attitudine. Così ci si può nutrire di Amore.
Sono molto entusiasta di questo percorso e sono certa che porterà ad un gran risultato!

La ricetta che vi racconto oggi, parla di un risotto vegano, ispiratami dalla prima lezione.
Ieri sera ho invitato a cena Valentina, la mia vicina di casa, che ormai è diventata l'assaggiatrice ufficiale. Ogni volta che mi cimento in qualche ricetta nuova, le busso e la invito a cena o per un assaggio. Lei è sempre puntuale nel giudizio e nel darmi suggerimenti nuovi. Grazie Vale!

Questo risotto è una meraviglia di colori è l'ho chiamato "Il fiore che sboccia".




Il risotto vegano ovviamente non vedrà l'uso di formaggi, per cui occorre preparare il palato ad un gusto diverso. Particolare e sicuramente originale. Ottimo direi!
Per fare la mantecatura vegana ho usato del cavolfiore al vapore frullato con olio di oliva e succo d'agave.
Mentre il risotto l'ho fatto tostare con dell'olio. Il brodo è stato fatto rigorosamente con sedano, carota e porro. Niente preparati! Farlo è davvero semplice e da' un sacco di soddisfazione, credetemi!
Cuocete il risotto come sempre e a fine cottura aggiungete un pochino di zenzero tagliato a cubetti piccolissimi, il radicchio rosso precedentemente tagliato a julienne e tostato in padella con olio, sale e un pizzico di limone e la mantecatura vegana.
Servite ben caldo! 
Ci saranno tutti i sapori: dolce, amaro, sapido e acido. 
Con questo piatto suggerisco una colonna sonora un po' particolare...con l'augurio che ogni vostro piatto, parlerà di voi. Di ciò che portate dentro.










lunedì 9 febbraio 2015

FAGOTTINI DI RICOTTA E SPINACI SU RIDUZIONE DI POMODORO

Per una cena importante e soprattutto per l'effetto WOW, vi propongo questa ricettina carina carina sia per l'aspetto estetico che per l'aspetto culinario. Vi presento i miei pacchetti regalo preferiti!




Per realizzare questi fagottini ci sono più fasi da seguire ma potete scambiarle tra loro a vostro comodo.

Partiamo dal ripieno: cuocete in acqua bollente salata 300gr di spinaci. Una volta cotti strizzateli bene e ripassateli in padella con della cipolla, asafetida e un filo d'olio. Uniteli a 300gr di ricotta e amalgamate bene il tutto. Aggiungete poi del parmigiano a piacere.

Passiamo alla riduzione di pomodoro. In una padella antiaderente, soffriggete uno spicchio di aglio e versate 1 confezione di pomodori pelati a pezzettoni. Cuocete finché non si riduce di 1/3. Salate e pepate a fine cottura.

Ora è la volta delle crepes. Creiamo il composto con 500ml di latte a cui va aggiunta 250gr di farina 0. Usate una frusta per mescolare affinché non si formino grumi. Aggiungete un pizzico di sale.
Prendete un padellino per crepes o un padellino antiaderente e versate un mestolino del composto ottenuto. Con un stendi pastella per crepes distribuite il liquido sulla superficie della padella.
Cuocete su entrambi i lati e mettete da parte.

Ecco il momento di comporre i pacchetti regalo!
Prendete una crepe e ponete al centro un cucchiaino abbondante di ripieno. Chiudete la crepe formando un fagottino che sigillerete con uno spago alimentare. Una volta riempite tutte le crepes, passatele in forno per 10 minuti a 180°.

Andiamo al piatto: base di riduzione di pomodoro su cui adagerete uno o due pacchetti regalo (a seconda della grandezza).

Serviteli caldi e...Buon appetito!

Io li ho preparati per un pranzo di famiglia e sono stati molto apprezzati. Provate a farli magari cambiando il ripieno e fatemi sapere qual'è il vostro ripieno preferito!


Come accompagnamento musicale, ecco questo brano di Devendra Banhart tratto da un cd regalatomi questo Natale dal mio amico Alessio. Così come fece il mio amico con me, questa sera voglio donarvi un po' di positività! :-)



venerdì 30 gennaio 2015

PANNA COTTA CON MARMELLATA DI LAMPONI

Avete ospiti inaspettati a cena e non sapete che dolce preparare? La panna cotta vi risolverà il problema! E' un budino tutto italiano, di origine piemontese risalente ai primi del '900. Generalmente servito con caramello, cioccolato fuso o marmellata ai frutti di bosco. Dolce semplice da fare e gustosissimo: provare per credere. Eccolo qui!




Sarò onesta. Io non sono di dolci budinosi. Il dolce per me è a forma di torta :-). Infatti il mio dolce preferito è la crostata di frutta. La divorerei in una sola giornata, una intera, da sola. Per questo la faccio molto raramente: a mio rischio e pericolo! In linea generale tutti i dolci di pastafrolla sono la mia passione...soprattutto da mangiare! ehehehe
MA come succede nelle eccezioni, la panna cotta mi piace assai e quando ti viene voglia di mangiare qualcosa, non si può resistere alla tentazione di prepararsela! Così...detto, fatto!

INGREDIENTI per 8 persone:
Latte 600ml
Panna 400ml
Maizena 70gr
Zucchero 150gr
Essenza di vaniglia 1c

Innanzitutto sciogliete la maizena in poco latte per evitare grumi mescolando con una frusta, aggiungere il latte rimanente prima di incorporare zucchero, panna e vaniglia.
Portare ad ebollizione e lasciar sobbollire per qualche minuto. Versare il liquido in uno stampo (teglia o simile). Lasciar raffreddare a temperatura ambiente e poi metterlo in frigorifero.
Potete scegliere di guarnire la panna cotta con cioccolato fuso, caramello o marmellata prima di riporre il dolce in frigorifero oppure guarnirlo al momento di servire l'ultima portata ai vostri ospiti.
Vedrete quant'è buona...yummy!



mercoledì 21 gennaio 2015

RISOTTO AL TOPINAMBUR CON CHIPS DI TOPINAMBUR

Dopo una lunga pausa eccomi tornata con una ricetta buonissima!
Quest'anno la mia amica Franca mi ha regalato un sacco di topinambur raccolti direttamente dal suo orto così, ovviamente, per un certo periodo mi sono trasformata in consumatrice accanita :-)
I topinambur sono dei tuberi. La pianta è una pianta perenne che fiorisce a fine estate con dei bellissimi fiori gialli oro, molto simili a delle grandi margherite che spesso colorano i cigli delle nostre strade. Le varietà sono due: la "bianca precoce" disponibile da fine agosto e la "bordeaux", da ottobre a inizio primavera. Per cui ora è proprio il periodo giusto!
Il sapore è simile a quello del carciofo anche se all'apparenza sembra una patata dalla forma strana.
Contiene vitamine del gruppo A, B; potassio, magnesio, ferro e fosforo. Pulisce il nostro intestino, ha la proprietà di abbassare l'assorbimento di zuccheri e colesterolo che lo rende particolarmente indicato per i diabetici.
Si può consumare sia crudo che cotto.
Io ho preparato un risottino buono buono per la mia amica Monica :-)




INGREDIENTI per 2 persone:
Riso per risotti 200gr
Scalogno 1
2 noci di burro
Topinambur media misura 2
Vino bianco secco
Brodo vegetale 500ml
Sale, pepe
Parmigiano per mantecatura

Preaparate il brodo vegetale, lavate bene i topinambur, pelateli e affettate con la mandolina 8 fettine sottili. Il resto dei topinambur, tagliateli a cubetti piccoli.
Fate scaldare l'olio per frittura in un pentolino e immergete le 8 fettine rigirandole spesso finché non saranno dorate. Mettetele da parte.
In una pentola a fondo spesso sciogliete una noce di burro e soffriggete lo scalogno. Aggiungete i topinambur e cuocete per circa 5 minuti. Quindi unite il riso e fatelo tostare, sfumando poi con il vino bianco secco. Aggiungete il brodo poco alla volta facendolo ben assorbire. Dopo circa 20 minuti il vostro risotto sarà pronto. Aggiustate di sale e pepe prima di unire il burro restante e il parmigiano. Coprite la pentola con un canovaccio pulito e lasciate mantecare qualche minuto.
Servire ben caldo guarnendo con le chips di topinambur.
Sorprenderete i vostri amici con questa ricetta semplice ma deliziosa..e per farla, ci vuole un fiore...