martedì 7 ottobre 2014

RISOTTO TALEGGIO E PERE

E' iniziato l'autunno. Nonostante il bel sole e il tepore che durante il giorno ancora ci regala, l'autunno è ufficialmente iniziato. Ce lo ricorda la brezza fresca del mattino, quella nebbiolina che sale dai campi di fronte casa mia, quell'umidità tipica dell'autunno e il profumo di erba bagnata che sale dal bosco. Io abito in campagna e dalla finestra da dove scrivo la natura mi regala l'inesorabile passare delle stagioni, colori e profumi che personalmente apprezzo. Ho scelto di vivere lontano dal frastuono della città, di una strada trafficata per apprezzare quel prezioso silenzio che pacifica l'anima.
Ce lo ricordano le sagre tipicamente autunnali che noi puntualmente aspettiamo con ansia e che vorremmo fare tutte! Addirittura sdoppiarci perché settembre, ottobre e novembre sono densi di appuntamenti come se non ci fosse un domani. Ma se andiamo ad una non possiamo andare all'altra e ci ripromettiamo "l'anno prossimo però non posso mancare"!
Ce lo ricordano le foglie che cambiano colore ed io, tutti gli anni, mi chiedo come sia possibile che la natura ci omaggi di colori così perfetti, meravigliosi. Passeggiare in un parco durante l'autunno è un'esperienza sensoriale. Vista, olfatto, udito sono coinvolti e giovano di questo spettacolo che è la natura.
L'autunno è malinconico, porta con sé un grande significato sottile e tutti dovremmo, in questo periodo dell'anno, scrollarci di dosso ciò che ci appesantisce, come un albero che perde le sue foglie.

Torniamo alle sagre. Io adoro i mercatini che espongono prodotti alimentari tipici e di solito mi aggiro tra le bancarelle per scovare quelli più interessanti da gustare. Mi sono imbattuta in questo stand di formaggi, sia vaccini che di capra. Un piccolo chiosco di una cooperativa in provincia di Brescia capitanato da due signore simpaticissime, consapevoli dei loro prodotti. Volevano a tutti costi farmi prendere del gorgonzola ma il mio occhio vigile è caduto su un altro formaggio: il taleggio. Guardo la venditrice e le faccio cenno con la testa indicando il taleggio. Il linguaggio non verbale è stato decisamente eloquente! Parte un sorriso da dente a dente ed esclama "Ma allora lei è una buongustaia! Questo è un taleggio buonissimo, laviamo la crosta con acqua e sale e se lo deve mangiare tutto! Non deve rimanere nulla. Lo provi e poi tornerà da me".
Aveva ragione. Il Taleggio era buonissimo.
Ovviamente mica potevo mangiarmelo tutto da sola così il giorno dopo ho preparato un bel risotto con taleggio e pere per la mia famiglia.
Il sapore? Vi lascio all'immaginazione :-)




Ho usato una pera Williams per questo risotto: metà all'inizio insieme al riso e l'altra metà a fine cottura. Ho fatto mantecare il risotto con il taleggio e non ho aggiunto parmigiano o burro.
La dolcezza e croccantezza delle pere incontra la cremosità e il gusto forte del taleggio.
Ottimo piatto e bilanciato nei sapori.
Scegliete sempre ingredienti di qualità e il vostro piatto non potrà essere che buono.
Buona giornata!


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